Il 23 dicembre del 1978 veniva istituito il Servizio Sanitario Nazionale
"Serve oggi un'inversione di tendenza. L'attuale finanziamento del Servizio sanitario nazionale (Ssn) appare ancora insufficiente, urge una modifica dei criteri di ripartizione del fondo sanitario nazionale e delle regole che disciplinano la mobilità dei cittadini nel Paese per l'accesso alle cure, al fine di consentire alle regioni più povere di colmare il dislivello, le disuguaglianze, in termini di salute". Lo afferma il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli per i 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale. Era infatti il 23 dicembre del 1978, sottolinea la Fnomceo, quando l'allora presidente della Repubblica, Sandro Pertini, promulgò la Legge 833, che istituiva il Servizio Sanitario Nazionale. Legge approvata dal Parlamento a larghissima maggioranza.
Indagine Groupama, cresce l'importanza di altre figure
La prevenzione visiva, non solo come mezzo di risparmio economico, ma come beneficio per tutte le fasce d'età, sin dai primi giorni di vita, diventa un pilastro essenziale
La proposta di legge di iniziativa dell’On. Roberto Pella è stata approvata il 28 maggio in Commissione Affari Sociali della Camera, ed è stata calendarizzata per la votazione in Aula
Bellantone: "Negli ultimi 15 anni la percentuale di fumatori si è ridotta, ma troppo lentamente. Erano il 30% nel 2008, adesso si attestano al 24%". Greco (S.I.d.R.): “Fumo e infertilità, a rischio giovani e donne”
A Roma gli Stati Generali Anaao Assomed della Formazione Specialistica: le proposte per salvare la formazione dei futuri medici e sanitari e scongiurare il collasso della sanità pubblica
Sondaggio Anaao: in servizio prestano fino a 50 ore a settimana, si sentono "tappabuchi" e il 97% chiede una riforma del sistema formativo
“Negli ultimi 4 anni sono state investite risorse come non mai e anche questo Governo ha investito in sanità tante risorse come mai si erano viste nel passato"
I posti a Medicina sono destinati ad aumentare rispetto agli anni precedenti. A confermarlo è la Ministra dell’Università e della Ricerca, che ha appena firmato i Decreti
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